SVILUPPO SOCIALE: LA CHIAVE PER UN FUTURO MIGLIORE (Parte 1) Di Francesco Bernabei

Lo sviluppo sociale è un cambiamento nella natura, nelle istituzioni e nel comportamento sociale di una società/comunità, un evento o un'azione che coinvolge un gruppo di individui con determinati valori comuni, la domanda di nuove regole da parte di individui o gruppi, come ad esempio una maggior equità e giustizia sociale. Nello sviluppo sociale i cambiamenti qualitativi nella struttura e nel funzionamento di una società sono mirati ad una migliore attuazione di scopi e obiettivi.

Il Bisogno di Sviluppo Sociale 

Non è strano o difficile affermare che, pur nel pieno delle possibilità economiche e delle risorse più incredibili che si ricordino a memoria d’uomo, siamo una società in decadenza. I segnali ci sono tutti ma quello che fra i tanti mi sembra degno di nota è la totale mancanza di idee per il futuro: sembriamo condannati ad un disfacimento globale come i ghiacci dei poli…

L'assenza di idee per il futuro

Anni fa, mi capitava spesso di chiedere in alcuni percorsi formativi che cosa ci si pensava sarebbe successo a distanza di 30 anni. La cosa curiosa era che, anche in gruppi di persone che venivano da tanti altri paesi e non solo europei, le idee di futuro si fermavano alla terza guerra mondiale, alla mancanza di risorse e quindi alla terza guerra mondiale, ad una pandemia che avrebbe tolto possibilità di sviluppo e quindi, ancora una volta, alla terza guerra mondiale. C’era poi anche il meteorite, ma quello è proprio un fuori programma.

La crisi ecologica e la tensione al peggio

La crisi ecologica che ci viene descritta segna il tempo: ancora pochi anni e poi non ci sarà più cibo, entro 10 anni l’acqua non ci sarà più per tutti, il petrolio sta finendo e l’elettrico non funziona, e così via. Questo desiderio di scomparire, questa tensione al peggio, questa voglia di aspettare che il sistema si resetti da solo senza che nessuno faccia qualcosa, tutti insieme hanno generato non il covid, ma la gestione dell’emergenza da covid.

L'esperienza della pandemia

Abbiamo provato sulla nostra pelle cosa significa davvero un flagello che ci arriva addosso totalmente inatteso, ma il punto rilevante è che siamo ancora qui e, anche mettendoci le peggiori statistiche, non siamo stati decimati né il mondo si è fermato come da copione hollywoodiano. Insomma, gli eventi, fra medi e bassi, si susseguono con reazioni di varia umanità, ma è certo che, se rimaniamo ipnotizzati dalle “bad news” e non ci applichiamo, non partecipiamo, non facciamo minimamente uno sforzo per creare una condizione positiva, non possiamo che aspettarci non uno degli scenari apocalittici, ma una semplice decadenza per mancanza di iniziativa.

La paralisi sociale e l'incognita governativa

È incredibile notare come questa paralisi nazionale, per non dire globale, abbia tutti i segni di una semplice incapacità di governo di quanto di positivo c’è e sta emergendo. Si è creata ormai una spaccatura – e credo soprattutto dopo la prova di incapacità dimostrata con l’emergenza sanitaria – fra governati e governanti, dove i primi non hanno proprio più aspettative dai secondi. E allora come andrà? Azzardo un’ipotesi: quando i ghiacci si scioglieranno... scherzo…

L'evoluzione sociale e chi non si arrende

A me sembra di vedere una dimensione evolutiva importante nelle reazioni delle persone che incontro e che si occupano direttamente della società. Sì, proprio quelli che si mettono a disposizione della società e che vogliono semplicemente fare qualcosa di utile e di sensato non solo per se stessi, ma anche per gli altri. Ne incontro tanti, e da anni, ma mai come ultimamente si sente che questa parte della società non solo non si è arresa al disfattismo generale, ma ci prova davvero a generare un cambiamento.

Il valore del fare Sviluppo Sociale

Nonostante la fatica e la frustrazione, non molla, ci tiene, e soprattutto cerca strategie sempre più aggiornate per far sopravvivere i processi di cui si è fatta portavoce. Nei miei percorsi, trovo molti che hanno perso da tempo il senso della professione, ossia del possesso di quel mestiere che “procura il pane”. Sebbene si tratti di persone, uomini e donne (anzi, più spesso donne), incredibili per titoli, conoscenze, capacità sociale e inventiva, restano curiosamente silenti o poco rilevanti nel panorama generale.

L'Invisibilità dei protagonisti del cambiamento

Intendiamoci, hanno impatto con i percorsi che creano, ma non si vedono: non sono oggetto di attenzione da parte dei media, nemmeno locali, o di coinvolgimento da parte di vari investitori pubblici e privati. In definitiva, si trovano spesso in conduzione solitaria, pur nei gruppi, oppressi da condizioni economiche avverse, sempre nello sforzo di far vivere qualcosa di importante per tutti con il minimo cui arrivano faticosamente. Ma, coscienti dell’importanza di quello che fanno, non mollano.

La qualità dello Sviluppo Sociale

Sembra una descrizione mitica, forse romantica, ma non vuole esserlo. Ovviamente non si tratta di esseri superiori, perfetti o risolti, ma hanno quella qualità che, secondo me, è importante: si occupano di fare sviluppo sociale.

 

A cura di Francesco Bernabei 

 

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2 Risposte a “SVILUPPO SOCIALE: LA CHIAVE PER UN FUTURO MIGLIORE (Parte 1) Di Francesco Bernabei”

Viviana terracciano

Vorrei partecipare!

Assistenza Campus

Ci vediamo tra poco allora Viviana :-*

– Flo

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