Ognuno ha il proprio gusto musicale e la propria idea politica. Oggi tra i giovani vanno di moda generi come trap, rock e pop, ma se torniamo nell’underground e in particolare alla fine degli anni ’60, troviamo un genere ribelle che ha influenzato sia l’estrema destra che l’estrema sinistra: il rock politico.
Le origini del punk e dell’Oi!
Il primo genere musicale apertamente politico tra i giovani è stato il punk, nato tra Regno Unito e Stati Uniti. Le sue tematiche principali ruotano attorno all’anarchia, alla ribellione e alla provocazione. Tra le band più celebri di questo movimento ci sono i Sex Pistols, i Ramones e i Dead Boys.
Successivamente, da una costola del punk, si sviluppò un sottogenere chiamato street punk, meglio conosciuto come Oi!. A differenza del punk, caratterizzato da capelli colorati e magliette con simboli anarchici, lo stile degli appassionati di Oi! era molto diverso: bomber, testa rasata, anfibi e jeans. Questo stile è associato alla sottocultura skinhead, che fin dalle origini ha avuto sfumature sia di sinistra che di destra.
L’Oi! di sinistra: Red Skin e SHARP
L’Oi! di sinistra si suddivide in due filoni principali, quello dei Red Skin, ovvero gli skinhead comunisti, e quello degli SHARP (Skinheads Against Racial Prejudice), skinhead schierati contro il razzismo e i pregiudizi. I testi delle band appartenenti a questa corrente parlano di lotta al fascismo, critica al capitalismo e opposizione alle istituzioni, in particolare alla polizia. Tra le band più rappresentative ci sono gli Erode, che affrontano temi di ribellione e scontro con le forze dell’ordine, e la Banda Bassotti, i cui testi sono ispirati al comunismo.
L’abbigliamento ha significati simbolici: gli skinhead di sinistra spesso indossano anfibi rossi con lacci gialli o rossi, dove il colore dei lacci può avere significati specifici. Per esempio, il laccio rosso è talvolta associato a chi ha partecipato a risse violente.
A Genova, la cultura SHARP è stata particolarmente presente e ha lasciato tracce visibili, come murales e graffiti. Uno dei più noti è quello dedicato a Spagna, un tifoso del Genoa ucciso da un gruppo ultras di estrema destra. In suo onore, gli SHARP hanno realizzato un murale con l’elmo, simbolo del loro movimento. Tra le band genovesi che si sono distinte in questo ambito ci sono i Klasse Kriminale, i vecchi Gangland e la più recente Turbo Oi!.
L’Oi! di destra e il RAC (Rock Against Communism)
Nel panorama dell’estrema destra, la sottocultura skinhead si divide in gruppi come i Nazi Skin o Bonehead, che adottano simboli suprematisti e nazionalisti. Tra le tifoserie di calcio, questo stile è particolarmente diffuso tra gruppi ultras come gli Irriducibili della Lazio, dove sono presenti frange skinhead di estrema destra.
Le band di Oi! legate a questa ideologia spesso suonano il RAC (Rock Against Communism), un genere nato come risposta alla musica antifascista. Alcune band italiane di questo filone sono Civico 88, band di Varese con testi contro la polizia, l’immigrazione e la droga; Dente di Lupo, band romana con tematiche legate a omofobia, xenofobia e nazionalismo; e Discriminazione Oi!, band torinese nota per cover di band nazionaliste come i Rough e i Subalpina Skinhead.
I concerti di queste band sono spesso organizzati da movimenti e partiti di estrema destra, tra cui il Veneto Fronte Skinhead, che ha avuto collaborazioni con gruppi skinhead di Genova, dando vita al Genova Fronte Skinhead. Una delle band locali associate a questo movimento è X° Girone, di cui si sa poco, ma che è presente in alcune compilation di musica RAC.
di Jacopo Sillari, IC
Articolo interessante, apprezzabile la rappresentazione del genere come sia di destra che di sinistra ed il tentativo (a mio parere riuscito) dell’autore di descrivere il fenomeno in modo imparziale.
Grazie per il commento, la musica è un modo per trasmettere idee e condividerle. Questi gruppi di cui ho parlato sono di nicchia, e vengono ancora suonate sia dalla destra che dalla sinistra.